“Sapore i Sapori” nelle scuole: la giornata di animazione all’Istituto G.B. Valente di Roma

Educazione alimentare, conoscenza di base dei prodotti agricoli e del loro ciclo biologico, stagionalità, filiera corta e valorizzazione delle produzioni locali. Sono le linee guide del progetto “Sapere i Sapori”, illustrate dall’amministratore unico di Arsial, il dott. Antonio Rosati, nella giornata di animazione che ha avuto luogo venerdì 16 ottobre all’Istituto Comprensivo Giovan Battista Valente di Roma, nel cuore del quartiere Prenestino.

“Sapere i Sapori – ha dichiarato Rosati – è un programma cui siamo molto affezionati. Sostanzialmente, noi andiamo in giro per le scuole elementari e medie, e dal prossimo anno anche nelle superiori, per informare sulla corretta alimentazione attraverso specialisti, tecnici e simpatici attori, che possono trovare canali di comunicazione diretti e più simpatici, con i ragazzi, per far conoscere il nostro territorio e i nostri prodotti”.

Nel corso dell’intervento, l’amministratore unico di Arsial ha tenuto un rapido excursus sulle produzioni regionali di qualità, tipiche e tradizionali, invitando i presenti, specie i più piccoli, ad esplorare il paniere delle eccellenze laziali, dalle più famose, come la Porchetta di Ariccia o il Pecorino Romano, alle meno conosciute, come il Caciofiore e la deliziosa Salsiccia di Monte San Biagio.

All’evento hanno partecipato oltre 150 ragazzi, provenienti soprattutto dalle classi 4^ e 5^ elementare dell’istituto, come confermato dalla dirigente scolastica Rosamaria Lauricella, che ha voluto sottolineare il proprio entusiasmo personale e quello degli studenti, nel portare avanti il programma di educazione alimentare regionale, cui la sua scuola prende parte da anni.  

La mattinata, dedicata alla divulgazione agroalimentare, è stata impreziosita dalla performance dei componenti dell’associazione Cultural Factory, che hanno condotto numerosi laboratori a tema, su aspetti peculiari dell’alimentazione: “Abbiamo quattro laboratori didattici – ha spiegato la responsabile dell’Associazione, Francesca Morelli – quello del formaggio, dove insegniamo dal vivo come si ottiene il prodotto artigianale. C’è poi ‘Il lungo viaggio dei cibi’ un gioco sulle differenze tra la filiera corta e quella lunga. Il terzo si chiama ‘Super me’ e si fa con delle fiches che rappresentano carboidrati, proteine, vitamine, sali minerali e grassi, e serve per capire come distribuire i diversi nutrienti. E l’ultimo,‘Indovina chi è’, è un gioco che serve per far indovinare ai bambini i prodotti tipici, attraverso il confronto tra prodotti generici e prodotti locali”.

 

https://youtu.be/78hhZkyNclU